Ragazza In feature
Unknown date, 1985
Note: The original Italian is below this English translation.
Male… Go Further
The two funny witches Strawberry Switchblade
Jill and Rose won a place in the sun with the single Since Yesterday proving that they too do as well as men if not better!
Their names are Jill and Rose, they are two girls from Glasgow, and for some time they have been better known to the public as Strawberry Switchblade, the female duo that climbed the English charts to gain a place in the sun in the Top-Ten.
Their story is rich in connections and contacts with the punk phenomenon: ‘When the punk movement invaded Glasgow,’ says Jill Bryson, ‘only Rose and I adopted that strange and provocative look. In the city they looked at us badly, sometimes they insulted us in the street and thought that sooner or later we would stop. Now a few years have passed and people have gotten used to us and our way of being’.
Strawberry Switchblade made a name for themselves above all with the single ‘Since Yesterday’, a fresh and catchy pop song that quickly conquered a large part of the English public. The song has nothing to do with distorted punk atmospheres or gloomy post-punk songs, but is simply a very happy song: ‘Of course, we have been influenced by various musical currents, but that doesn’t mean that we we have inside, there is nothing predetermined’.
Jill Bryson and Rose McDowall also have an entire album to their credit, which also appeared in Italy and which constitutes a nice souvenir of last year’s summer for the two singer-guitarists.
‘We were recording,’ says Rose, ‘and the studio terrace had a rather high wall, so that we could sunbathe, in the intervals, completely naked’.
Jill and Rose didn’t spend last summer together. ‘You see,’ and Rose speaks again, ‘in Glasgow we lived opposite each other and even then we didn’t… love each other excessively!’
It’s a joke: in reality, the two girls are very close, if only to spread their only message: ‘Women can play as well as men… if not better!’
Paolo Torchio
Maschio… Fatti piu’ in la’
Le due streghette buffe Strawberry Switchblade
Jill e Rose henne conquistato un puste al sole on il singolo Since Yesterday dimostrando che anche la denne suchano bene quanto ali uomini se non meglio!
Si chiamano Jill e Rose, sono due ragazze di Glasgow, e da qualche tempo sono piu ote al pubblico come Strawberry Switchblade, il duo femminile che scalato le charts inglesy fino consquistarsi un posto al sole nella Top-Ten.
La loro storia e ricca di intrecci e contatti con il fenomeno punk: «Quando il movimento punk invase Glasgow» dice Jill Bryson «solamente io e Rose adottammo quel look cosi strano e provocatorio. In citta ci guardavano male, a volte ci insultavano per strada e pensavano che prima o poi avremmo smesso. Ora sono passati alcuni anni e la gente si e abituata a noi e al nostro modo di essere».
Le Strawberry Switchblade si sono imposte soprattutto con il singolo «Since Yesterday», una pop-song fresca e orecchiabile che ha velocemente conquistato una larga parte di pubblio inglese. La canzone non ha nulla a che fare con le distorte atmosfere punk o con le tetre canzoni post-punk, ma e semplicemente una canzonetta molto allegra: «Certo, noi siamo state influenzate da varie corrente musicali, ma cio non vuol dire che noi abbiamo dentro, non c’e nulla di predeterminato».
Jill Bryson e Rose McDowall hanno all’attivo anche un intero album, apparso pure in Italia e che costituisce per le due cantanti-chitarriste in simpatico souvenir dell’estate dello scorso anno. «Eravamo a registrare – dice Rose – e il terrazzo dello studio aveva un muro piuttosto alto, cosi che potevamo prendere il sole, negli intervalli, completamente nude».
Jill e Rose non hanno trascorso assieme l’ultima estate. «Vedete – e ancora Rose a parlare – a Glasgow noi abitavamo una di fronte all’alltra e gia allora non… ci amavamo eccessivamente!»
E una battuta: in realta, le due ragazze sono molto unite, se non altro per diffondere il loro unico messagio: «Le donne sanno suonare bene quanto gli uomini… se non meglio!»
Paolo Torchio